“Prima viene il pensiero; poi l’organizzazione di quel pensiero in idee e progetti, poi la trasformazione di quei progetti in realtà. L’inizio, come puoi osservare, è nella tua immaginazione.” (NAPOLEON HILL)
Quando iniziai a ragionare seriamente sulla possibilità di creare un progetto – tutto mio – nel “terzo settore”, forse assillato dai troppi pensieri diurni, una notte sognai mio Padre che se la rideva alle mie spalle e mi diceva: “Ma cosa vuoi fare tu da solo? Non hai soldi, non conosci nessuno e pensi di essere un creativo o un artista, ma vai a lavorare come tutti! Trovati un bel posto in banca, come ho fatto io e fatti una famiglia, invece di sognare in grande!”.
Devo dire che, proprio in quel sogno nefasto, io ci vidi un messaggio profetico e, soprattutto, una possibilità concreta di successo. Dico questo perché, sempre in quel movimento mentale notturno, vi erano presenti anche mia Madre e mia Nonna che, invece, presero le mie difese e mi dissero: “Nani, non ascoltare nessuno, né tuo Padre né noi, se ci credi, provaci! Se ti andrà male, qui ci sarà sempre la tua stanza pronta e nessuno prenderà mai il tuo posto a tavola”.
“Non fare piccoli progetti; non hanno la magia di scaldare il sangue degli uomini e probabilmente non saranno mai essi stessi realizzati. Fai dei grandi progetti; mira alto nella speranza e nel lavoro, ricordando che un progetto nobile e logico, una volta registrato non morirà mai, ma resterà a lungo una cosa viva per molto tempo dopo che noi ce ne saremo andati, affermando se stesso con un’insistenza sempre crescente.” (DANIEL HUDSON BURNHAM)
E così, in barba a tutto e tutti, eccomi qui! Ce l’ho fatta! Sono ancora vivo! Non ho mai mollato nella vita e non volevo iniziare a farlo con il mio progetto che, come ben sapete, porta il nome di “Auxiliamo.it”.
Fatta questa doverosa premessa, vorrei ringraziare subito mia Nonna (prima che mi dimentico 😊), perché – moltissimi anni fa – mi diceva sempre: “Se te vuria fà i cos per ben … fatteli in de per ti!” (Trad. “Se vuoi fare le cose fatte bene? Fattele da solo!”). Ed io non potevo assolutamente deluderla! Quindi, decisi di prenderla proprio “in parola”. Infatti – nel lontano 2011 –, mi trasformai in un “libero professionista”, ma soprattutto in una persona “indipendente”, creativa, dinamica e aperta al mondo. E così, da quei giorni che “furono”, non mi sono più fermato! Sono diventato il “Samuelito” che lei avrebbe voluto veder crescere, ma che purtroppo non ha fatto in tempo a “scoprire”.
“L’uomo non è niente altro che quello che progetta di essere; egli non esiste che nella misura in cui si realizza; non è dunque niente altro che l’insieme dei suoi atti, niente altro che la sua vita.” (JEAN-PAUL SARTRE)
Questa introduzione al mio concetto di solidarietà sociale e imprenditoria della beneficenza che – in pratica – è stata la spinta, utile e necessaria, per mettermi “in gioco”, mi porta – inevitabilmente- – a pensare anche a mia Mamma, la quale era in grado di riempire la mia vita di nuovi stimoli, input ed idee vincenti ogni volta che ne avevo bisogno e che è stata in grado di starmi vicina in ogni momento della mia vita, fino a quando – purtroppo – mi ha dovuto lasciare e non è potuta più stare al mio fianco (almeno fisicamente). Avrei tanto voluto che lei potesse vedere quello che sono diventato come uomo, come figlio e – soprattutto – quello che ho realizzato nella vita (non solo professionale) che lei mi donò molto tempo fa, ma il destino e la fatalità non hanno voluto che tutto ciò avvenisse.
Comunque sia andata per me e per mia Mamma, la scelta definitiva che mi ha portato verso “il terzo settore” (beneficenza) è stata indotta anche dalla lettura di alcuni libri durante il mio periodo di vita all’estero, periodo che si è rivelato fonte di rapporti veri che porto tuttora nel cuore (N.d.R. – I libri citati sono “La Sacra Bibbia” e molti saggi di Anthony de Mello, Padre Gesuita e psicoterapeuta Indiano).
Quando penso ad Auxiliamo.it, mi tornano inevitabilmente alla mente persone e tappe essenziali della mia vita. A loro va un mio ringraziamento speciale anche per la pazienza con cui hanno saputo seguirmi, per la disponibilità che hanno sempre dimostrato nei miei confronti, per gli utilissimi consigli che hanno voluto donarmi e per gli insegnamenti che hanno saputo inculcare in un “testardo” e “self-made man” come è il sottoscritto.
Infine, questa mia analisi (marketing? NO … introspettiva!), mi fa pensare a Dio che riesce sempre a suggerirmi le giuste scelte da prendere nel mio cammino (I just wanna say thank you God for blessing me much more than I deserve).
In questo mio fare “outing” e mentre sto scrivendo questa mia pagina dei “ringraziamenti” mi ritrovo a pensare poi al fatto di essere giunto al termine di un percorso che mi ha fatto crescere molto, che mi ha visto protagonista di nuove sfide e che mi ha fatto conoscere persone che lo hanno reso ancora più interessante. A loro un grazie di cuore per avere condiviso gioie ed emozioni e per essermi stati vicini nei momenti in cui ho fatto più fatica.
Penso che, comunque sia, due righe di ringraziamento non siano sufficienti ad esprimere la mia gratitudine per queste persone e per tutti coloro che – seppur non menzionati – sono sempre presenti. Mi ritengo davvero fortunato ad avere incontrato persone come voi.
Grazie a tutti!
Samuel
Fondatore di auxiliamo.it
Socializziamo?
Per favore mi aiuti a crescere, condividendo i miei articoli con amici e parenti? Grazie mille!